E’ importante ricordare che l’analisi tecnica ha dei limiti precisi. Mediante l’analisi noi possiamo individuare una direzione, un obiettivo ed il livello tecnico che deve essere rispettato per conservare lo scenario, ma tutto ciò che il mercato farà per arrivare all’obiettivo non è prevedibile.
Esempio : se abbiamo un trend al rialzo, sorretto da un supporto principale, i prezzi possono indifferentemente puntare con decisione al target senza mai ripassare per il supporto, oppure possono scendere (anche più volte) sul supporto stesso prima di ripartire al rialzo.
Allo stesso modo, se fissiamo un target al ribasso in virtù di uno scenario ribassista, è possibile che i prezzi salgano anche più volte fino alla resistenza principale prima di tornare a scendere, come pure è possibile che i prezzi puntino fin da subito al target senza alcuna titubanza.
Una tecnica generalmente utilizzata dai traders più conosciuti, almeno stando all'ampia letteratura disponibile in materia, è quella di distribuire i livelli di ingresso long/short su più livelli :
- una parte dell’investimento a mercato (subito, al miglior prezzo disponibile) ma solo se il rapporto rischio/beneficio in quel momento è almeno di 1:2
- una parte dell’investimento per “mediare” la posizione in caso di avvicinamento dei prezzi ai livelli : i supporti in un trend al rialzo (posizioni long) ; le resistenze in un trend al ribasso (posizioni short).
Chi ha la possibilità di aprire una sola posizione alla volta, per esempio chi opera sui futures con un solo contratto, non può crearsi delle strategie di ingresso. La sua strategia è : “mi deve andare bene sempre al primo colpo”. In questo caso è preferibile limitare il numero di operazioni alle sole volte in cui il mercato si avvicina ai livelli tecnici principali, quelli che sorreggono il trend. Si apriranno posizioni con meno frequenza ma il rapporto rischio/beneficio sarà il migliore possibile.